Il Castello Ursino, detto anche Castello Svevo di Catania, si trova in Piazza Federico di Svevia e nacque per il volere dell’imperatore Federico II di Svevia. Il castello venne edificato nella prima metà del ‘200, precisamente tra il 1239 ed il 1250. L’architettura del Castello Ursino e la relativa pianta rinviano a quelle del Castello Maniace e del Castello Augusta, entrambi edifici di stampo federiciano. Prima di una copiosa eruzione dell’Etna avvenuta nel 1669, il Castello Ursino godeva di una fantastica e suggestiva posizione su un promontorio abbracciato dal mare, come una vera e propria fortezza di stampo difensivo.
Sarebbe stato costruito sulla riva del mare per volontà di Federico II e il nome “Ursino” dato al castello deriverebbe da Castrum Sinus ovvero il “castello del golfo”
Dopo la chiusura del Museo Biscari (tra le più importanti collezioni d’Europa del tempo, definito da Dominique Vivant Denon una “lodevole raccolta“) e il sequestro della Collezione dei Benedettini, a Catania si avvertì ben presto la necessità di un Museo Civico. La sua apertura tuttavia avvenne non prima del 1934 su un primo progetto di Guido Libertini, al tempo soprintendente alle Antichità di Catania. La scelta dell’ubicazione ricadde sul Castello Ursino, unico monumento cittadino abbastanza capiente per ospitare la collezione benedettina a cui presto si aggiunsero i reperti acquistati dagli eredi del Principe di Biscari, la collezione Zappalà Asmundo e molte donazioni private. Il Museo si avvaleva così di tre importanti collezioni che comprendevano le sezioni archeologica, medievale, rinascimentale e moderna.
A causa di problemi burocratici e di reperimento di fondi per la necessaria ristrutturazione, il museo è successivamente rimasto chiuso per moltissimi anni.
fonti .wikipedia
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