Il Museo Civico di Noto, situato presso l’ex Monastero di Santa Chiara, si trova lungo il corso Vittorio Emanuele. Al suo interno si possono trovare sia reperti trovati a Noto Antica sia un piano dedicato alla mostra contemporanea di G. Pirrone.

Photo credits: Rossella Grande

Tipologia:

museo archeologico, mostra contemporanea

Orari:

aperto tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 18.00

Capolavori:

Cristo spirante in alabastro rosa, Sarcofago del viceré Speciale

Ticket:

biglietto intero: € 4.00

gratuito: under 12, disabili più accompagnatori

Info & prenotazioni:

maggiori informazioni si possono avere telefonando al numero (+39) 3312595103, scrivendo via email all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure contattando la pagina Facebook 

Descrizione:

Il museo è stato riaperto al pubblico il 10 settembre 2021 ed è diviso in due sezioni: al piano terra vi sono i reperti trovati a Noto Antica, antecedenti al 1693 e delle sepolture risalenti al periodo greco. In questa sezione si possono ammirare i pezzi più importanti del museo: il Cristo spirante in alabastro rosa e il Sarcofago del viceré Speciale. 

Il Cristo spirante è stato ritrovato da un contadino negli anni Ottanta a Noto Antica. L’opera è  realizzata in alabastro rosa, materiale raccolto nelle falde del monte Erice. L’alabastro ebbe fortuna tra gli scultori in quanto il colore consente di simulare le carni umane.

Il sarcofago è composto da lastre in marmo bianco venato; Sul coperchio è scolpita la figura di un cavaliere con armatura e spada, di cui rimane solo la parte inferiore. nella parte frontale sono rappresentati la Madonna con in braccio il bambino e due santi. Quello di destra probabilmente è San Francesco mentre quello di sinistra, di cui si è conservata solo la testa, potrebbe essere San Giorgio. Nella testata del sarcofago vi è inciso lo stemma degli Speciale.

Al secondo piano vi è la Galleria d’arte Emilia Elvira Pirrone. Questa parte è stata realizzata grazie alla donazione delle opere da parte di Giuseppe Pirrone, un artista palermitano del Novecento che lasciò parte della sua collezione a Noto in quanto ebbe uno stretto rapporto con la città. La collezione è composta soprattutto da sculture, medaglie e monete in bronzo, ma vi sono anche delle opere realizzate in ceramica e terracotta. Dell’ex monastero si possono ancora ammirare le due scalinate risalenti al Settecento e le capriate originali. Inoltre in un’ala del museo è in corso di allestimento per la visione di un cortometraggio 3D su Noto Antica.